Scrivere di questa serie diventa sempre più piacevole e semplice. Merito di una struttura collaudata e di una sceneggiatura sorprendente e coinvolgente. L’episodio non ha abusato di effetti speciali, ma ha puntato di più sui rapporti tra lo SHIELD fedele a Coulson e il Real SHIELD apparentemente dalla parte sbagliata.
L’analisi delle relazioni fra i presunti traditori di Coulson, in primis Bobby e Mack e il resto dell’equipe rimasta, Fitz, Simmons e May, non sembrano semplici. Fitz e Simmons vengono invitati a collaborare per aprire il misterioso cubo lasciato da Fury in eredità a Coulson, ma il primo si rifiuta, mentre la seconda apparentemente accetta di lavorarci su. Questi due, parlo di Fitz e Simmons, sono una coppia fantastica di nerd. La loro intesa fatta di cenni, sguardi, frasi telegrafiche, è incredibile. La loro profondità come duo è un abisso inesplorato, ma noi ci godiamo a pieno i piani diabolici della coppia, uno dei quali permette a Fitz di fuggire dalla base SHIELD con il cubo di Fury, lasciando a Simmons il compito di far perdere tempo al Real SHIELD.
Gonzales vuole riprendere Coulson, rintracciare Skye e capire i segreti nascosti nel cubo, ma non solo. L’uomo, interpretato da un autentico mito come Edward J. Olmos, non ha nessun intento omicida nei confronti di chi è rimasto fedele a Coulson, ma tenta in qualche maniera di riportare lo SHIELD verso i binari che lui reputa più giusti, smettendo di inseguire le deliranti ipotesi di Coulson e concentrando gli sforzi verso una ricostruzione dell’agenzia, dopo i fatti raccontati nella pellicola “Capitan America: the Winter Soldier”. Per fare questo usa tutta la sua diplomazia per convincere May a far parte del nuovo Consiglio dello SHIELD.
Nel frattempo Coulson e Hunter vorrebbero recuperare Skye ma, come abbiamo visto, la giovane è stata portata via da Gordon e di lei parleremo meglio dopo. Il dialogo fra Coulson e Hunter nella baita che ha fatto da rifugio a Skye ci aiuta a capire che anche il direttore dello SHIELD non vuole fronteggiare gli agenti di Gonzales come nemici, ma come agenti dello stesso corpo che però hanno intenzioni e mire differenti.
Con uno stratagemma, i due riescono a impossessarsi di uno dei mezzi volanti dello SHIELD, non senza l’aiuto di un terzo alleato piuttosto corposo, Deathlok. il trio si mette a caccia di Grant Ward, l’unico in grado di capire come e se l’HYDRA sta inseguendo, come lo SHIELD, i personaggi dotati dei poteri provenienti dalla Terrigenesi come Gordon, Skye e Raina.
In tutto questo, si incastra anche la vicenda di Skye, la bella terremotina è stata trasportata da Gordon in una sorta di luogo a metà fra il monastero tibetano e una moderna SPA. Qui dovrà trovare il modo di controllare il suo potere e canalizzarlo verso ciò per cui tutti quelli passati dalla nebbia sono stati creati. Lei è in qualche modo una eccezione per la rapidità della sua trasformazione e per il potere che le è stato donato. Ad aiutarla in questa transizione troviamo Lincoln, un altro dotato che in grado di controllare ogni tipo di elettricità. Lincoln però non riesce a evitare che la vivace Skye entri in contatto con l’odiata Rayna, anche se per il momento evita l’incontro con il padre, anch’esso imprigionato da qualche parte e controllato dallo stesso Gordon. La vera sorpresa è però rappresentata dalla presenza della madre di Skye, che presenta sul viso chiari segni di cicatrici. Questo sarà un aspetto interessante da capire perché avevamo lasciato la poveretta completamente sventrata per permettere a Whiteall di non invecchiare e adesso ce la ritroviamo ricucita ma viva e attiva e pronta a dare il suo contributo nella strada verso il totale controllo dei poteri da parte di Skye.
Le mie considerazioni sull’episodio sono molto positive. La contrapposizione Gonzales/Coulson ha ridato un po’ di linfa vitale alla serie, che stava un attimo annaspando. Presumo che questo deciso cambio di rotta possa essere messo in relazione con gli eventi cinematografici in arrivo e dai quali la serie non può distaccarsi troppo, come sappiamo. Si vocifera già di un ritorno di Coulson dentro la produzione del film e se questo verrà confermato, il legame tra la serie e il film sarà quasi indissolubile.
Noi aspettiamo comunque il prossimo episodio, certi che i tempi morti e le puntate un po’ noiosette siano finite per sempre. Tanta carne al fuoco (o verdure se siete vegetariani) e ottimi sceneggiatori/cuochi in grado di gestirla.
Un saluto alla pagina Agents of SHIELD ITALIA
Passo e chiudo.